giovedì 13 novembre 2014

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Racconto di parto n. 18

Il racconto di parto di oggi è della mamma blogger Laura di UnCuoreNelSole


Da Mamma a Mamma.
 
Ringrazio ancora quell'anima pia che arredò la sala con colori vivaci: arancione, il colore della vitalità è il colore che mi porterò nel cuore per il resto della vita.

Ciò che stavo per affrontare mi portava a provare una prodigiosa euforia, che mitigava la paura e ogni lieve accenno ad un esito positivo era per me fonte di nuova forza.

Il tempo scorreva lento mentre aspettavo e ogni nuovo arrivo di contrazione non poteva scandirne con precisione il passaggio perché non erano regolari, d'intensità profonda come un presagio dell'ignoto che mi aspettava.

I centimetri si accumulavano e mi avvicinavano al momento cruciale di maggiore dolore e di maggiore vicinanza con la vita.

Sempre quel color arancio, così pimpante, così insistente; troppo simile a quell'infuocata sensazione che pulsava dentro di me, nella mia parte più intima e delicata.

Credo di averne fatto un vanto in quel momento della mia forza nel sopportare un dolore per me nuovo. Dopo essermi preoccupata per mesi di poter avere ogni sollievo, proprio in quel momento dove avrei dovuto urlarne la somministrazione, non ci pensai minimamente.

Questo era il mio trofeo, il mio ego voleva godere della mia tenacia.

E sentivo crescere dentro di me l'urgenza, la spinta di vita che voleva esplodere. Il mio bambino, sapevo già che era un maschietto, voleva venire al mondo.

Credo che sia durata un'eternità quel susseguirsi  di comandi sussurrati e di carezze, per rendere dolce ciò che dolce non era più.

Uno, due, tre, quattro, cinque .... riposa ….. uno, due, tre, quattro, cinque ....riposa....

Uno sforzo di concentrazione, tutte le mie energia concentrate in quel punto.

Poi, qualcosa in quel meccanismo che sembrava così perfetto saltò.

Cambiò il tono delle voci, freddo e brividi, guardavo in alto e vedevo solo bianco, ma volevo il colore, volevo l'arancione che mi calmasse.

La mente vagava alla ricerca di quanto di più bello riuscissi a ricordare. Forse urlai, credo di aver chiamato Dio.

Sentivo la mano forte di mio marito, mi stringeva e si faceva stringere. Richiamai tutta la forza dispersa in una vita.

Poi un luccichio metallico, a cosa pensavo? Una luce fievole e lontana, una spinta poderosa e uno sconquasso..

La risata isterica e più folle, il pianto più muto!

Era nato, era bruttissimo, sembrava un ranocchio di mille colori: rosso, violetto, rosa..

Era la mia nuova vita che urlava a mi diceva: “Ce l'abbiamo fatta!”

Appunto:

Lo rileggo e piango, non ho saputo raccontarlo meglio, mai in vita mia rivivrò un'esperienza simile. Mai vita e morte per me sono state così vicine.

La cameretta di Fabio è arancione, con le tende blu.


Io ringrazio Laura per aver accettato di condividere con me e con tutti i lettori del mio blog e delle mie pagine social, la sua esperienza di parto.
Se anche voi volete condividere la vostra esperienza di parto, potete mandarmi il vostro racconto via e-mail a: da.mamma.a.mamma2012@gmail.com oppure scrivermi un messaggio privato sulla mia pagina Facebook



Ecco il banner:

Da Mamma a Mamma.


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1 commenti:

Unknown ha detto...

Leggere le esperienze di parto altrui è sempre emozionante.