martedì 19 novembre 2013

I bambini al ristorante, si o no?

Quali strategie adottare affinché diventi un'esperienza da ripetere?

 
 



Andare al ristorante con i bimbi piccoli, può essere un’esperienza piacevole ma può anche trasformarsi in un incubo.... A fare la differenza sono alcune variabili, prime tra tutte l’età del bambino, il tipo di locale, la possibilità di distrarlo con opportune strategie.
 
E’ intorno ai due anni e mezzo che un bambino, potrebbe trovare divertente l’idea di mangiare al ristorante. Non è detto che le probabilità che apprezzi l’occasione aumentino se ci sono altri bambini, anzi a volte può piacergli di più essere circondato da soli adulti. Le cose cambiano dai 3 anni in avanti quando giocare con gli amichetti tende a diventare la più grande tra le attrattive. Prima dei due anni, invece, a meno che non si abbia la fortuna che il bimbo si addormenti, può risultare difficile contenerlo e, più ancora, rendergli piacevole la permanenza in sala... infatti la mia peste (19 mesi) non sta mai ferma e dopo una mezz'ora si stufa di stare seduta e bisogna andare a casa se non vogliamo disturbare tutti i clienti del ristorante....

E' importante scegliere bene il ristorante dove andare con i bimbi, i ristoranti migliori sono quelli che prevedono e magari incoraggiano la presenza dei bambini, anche semplicemente mettendo a disposizione seggioloni o, almeno, un rialzo per la sedia. Sono invece da escludere i ristoranti molto eleganti e d’atmosfera, nei quali diventa pressoché obbligatorio reprimere i bambini anche per la minima intemperanza, a discapito della possibilità di pranzare o cenare piacevolmente.
 
Anche il giorno della settimana e l’ora possono fare la differenza, per cui se è possibile scegliere, conviene escludere le ore di punta (dopo le 13.00 per il pranzo e dopo le 20.00 per la cena) e i giorni di massima affluenza, come il sabato e la domenica. Se invece non è possibile è opportuno almeno cercare di anticipare il più possibile l’orario in modo che i tempi di attesa delle ordinazioni non siano così lunghi da innervosire troppo il bambino.
 
Se il bimbo è svezzato e quindi mangerà con voi, è consigliabile scegliere pietanze semplici, che si sa a priori incontreranno il suo gusto, mentre è meglio evitare di proporgli proprio in una simile circostanza pietanze che non ha ancora assaggiato, correndo il rischio che poi non le voglia mangiare. Per andare sul sicuro, scegliete ristoranti che offrono un menù per i bambini, con i cibi preferiti dai piccoli e con porzioni adatte a loro.
 
Ricordatevi di attrezzarvi per tenerlo impegnato sia mentre aspetta la sua ordinazione sia dopo mangiato! Basta portarsi dietro pennarelli (lavabili) o pastelli, fogli bianchi da disegno e album con attività varie (per esempio, colorare sagome, unire puntini, trovare differenze) . Una buona idea, in alternativa, è anche offrirgli qualche bustina di figurine da collezione.
 
Può capitare che il bambino, nonostante tutti gli accorgimenti, a un certo punto si stanchi di stare seduto e dia segni visibili di irritazione. Rimproverarlo e invitarlo alla pazienza e alla ragionevolezza può servire molto poco, specialmente se ha meno di sei anni, quindi è meglio cercare di tranquillizzarlo spostandosi dal tavolo con lui per mano. In un ristorante ci possono essere molte attrattive utili per distrarre un bambino e fargli superare gli attimi di noia: dall’acquario, ai quadri appesi, alle vetrate da cui guadare fuori e così via. In genere, dopo un breve giro di ricognizione, il bambino può accettare di buon grado di ricominciare a disegnare in attesa che mamma e papà finiscano di mangiare. Se proprio non si riesce a tranquillizzare il bambino e a tenerlo calmo al tavolo, è meglio affrettarsi e tornare a casa, a nessuno piace cenare con il sottofondo di urla, soprattutto chi non è abituato a sentirle tutti i giorni come noi mamme.... Ricordiamoci che la prima cosa da insegnare ai bambini al ristorante è il rispetto per le altre persone che stanno mangiando e che quindi non si deve disturbare.


 
Share:

0 commenti: