venerdì 16 giugno 2017

Racconto di Parto n. 29

Il racconto di parto di oggi è della super mamma Veronica del blog veramenteveronica, mia collaboratrice nell'altro mio blog MAM e mamma di ben 6 bambini!


racconto di parto


Ecco il suo racconto di parto:

Quando ripenso ai miei parti sorrido e mi sento una mamma fortunata, perché sono riuscita a godermeli tutti e 6, si tutti e 6, con una dose di incoscienza illimitata, ho assaporato ogni loro nascita con affianco il mio immancabile braccio destro Lorenzo.

Anche il mio sesto parto, quello di Anna, della furbetta che non voleva lasciare il monolocale nonostante fosse la sesta e nonostante tutti i medici avessero detto che sarebbe nata prima, è andata bene, lungamente bene! 

racconto di parto di Veronica
Foto di Veronica


Dopo gli ultimi monitoraggi, stanchi di tornare a casa con la valigia, finalmente Anna si è decisa a nascere ed in una fredda mattina di aprile, l'11 aprile alle h. 4.00, sono iniziati i primi dolori… così alle 7 di mattina, prima che i ragazzi andassero a scuola, ho chiamato i nonni e io, Lorenzo e l’inquilina siamo partiti con destinazione sala parto.

Ormai le contrazioni erano ogni 5 minuto ed era il caso di andare. Siamo entrati in pronto soccorso e siamo stati messi in sala travaglio con il monitoraggio attaccato, per vedere la situazione, ed una dottoressa gentilissima mi ha visitata constatando la mia dilatazione e il mio parto imminente.

Ci siamo guardati io e Lorenzo ed abbiamo pensato ... ci siamo! Passata un'ora ero ancora lì, seduta su quella poltrona con il monitoraggio attaccato, ma la situazione rimaneva regolare e ci hanno spostano in reparto per farmi sistemare e rivisitare dal prossimo dottore di turno.
Erano le 11 e tutto era come prima, le contrazioni erano leggermente aumentate e il monitoraggio era tornato a farci sentire il suo cuoricino battere. Le contrazioni aumentavano di intensità ma non di frequenza, ma dato che era la sesta ci hanno spostano giù. La dilatazione era aumentata e increduli che fossero ancora le 12, mi posizionai sul lettino con Lorenzo, che indossava il camice verde e le scarpette blu, io avrei tanto voluto dormire ma non ci riuscii.

Intanto le ostetriche ed i medici erano cambiati ed io incontrai Miriam, la grande ostetrica senza la quale non saprei come avrei fatto. Mi tranquillizzò dicendomi che presto avrei abbracciato Anna.

Dopo contrazioni strane, nel mio silenzio,  alle 15.00 finalmente si rompe il sacco e Anna decide di iniziare a voler uscire ... pareva avesse messo il turbo!
I dolori erano intensi, guardando Lorenzo mi persi nel suo sguardo rassicurante. 15 minuti di dolori fortissimi e spinte pazzesche ed il fatidico momento tanto atteso arrivò.

Lorenzo si alzò e venne davanti a me... erano le 15:16 ed Anna venne alla luce, rendendoci per la sesta volta genitori felici e pieni di gioia.  

L'avevo guardata, annusata e baciata, ancora attaccata a me, per qualche secondo e poi sdraiata sul mio ventre che è stata casa sua per 9 mesi. L'avevo accarezzata e ammirata come si fa con una cosa meravigliosa e sono rimasta rapita da lei, dalla magia della vita, come se fosse al prima volta. 

Adesso la nostra famiglia ha un sorriso in più d'ammirare.
Chi dice che più parti si fanno e meno dura il travaglio... non sa di Anna... che dalla mattina alle 4 è nata alle 15 del pomeriggio.
Credo che il travaglio sia stato l'ultimo saluto al nostro rapporto a due, adesso siamo in 8 e tutto ha un suo magnifico legame, Anna finalmente è con noi, per la gioia nostra e dei fratelli che tanto l'hanno attesa. Io sopravvissuta al parto senza punti e senza danni, mi godo la mia infinita gioia di essere una plurimamma felice.


Io ringrazio Veronica per aver accettato di condividere con noi, la sua ultima esperienza di parto!

Se anche voi volete condividere la vostra esperienza di parto, potete mandarmi il vostro racconto via e-mail a: da.mamma.a.mamma2012@gmail.com. e sarà pubblicato il prima possibile.

Leggi anche tutti gli altri racconti qui: Racconti di parto 

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1 commenti:

Unknown ha detto...

Che coraggio avere sei figli.. ci vuole tanta ma tanta pazienza