mercoledì 29 marzo 2017

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Ragadi al seno: come curarle? Gli "impicci" dell'allattamento

Ragadi al seno: come prevenire e curare questo problema frequente in allattamento?

Ragadi al seno, quale mamma che pratica allattamento al seno non ne ha mai sentito parlare?
Ho parlato spesso di allattamento al seno sul mio blog, infondo è un tema che mi sta molto a cuore, avendo allattato per più di 2 anni e mezzo (esattamente 33 mesi!) e ho già scritto molti post a riguardo (li trovate tutti qui: Allattamento) il più utile forse è quello su come iniziare bene l'allattamento, però mi sono accorta (grazie ad una richiesta di una lettrice) di non aver mai parlato di un tema che preoccupa molto le neo mamme: le RAGADI AL SENO! Come prevenirle e soprattutto come curarle, perché diciamo la verità, è quasi sicuro che all'inizio dell'allattamento ti verranno le ragadi... quindi, cosa fare? Non scoraggiarti! Leggi qui:

Le ragadi sono dei piccoli taglietti molto dolorosi, che compaiono sui capezzoli quando il bambino usa una posizione scorretta per attaccarsi al seno materno.

Ma l'allattamento al seno è il miglior metodo per nutrire e accudire il proprio bambino ed è importante portarlo a termine con successo. L'allattamento è un momento in cui non viene solo nutrito il corpo del neonato ma è il momento nel quali si forma il rapporto mamma-bambino ed è anche per questo che l'allattamento al seno è raccomandato dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) almeno fino ai 6 mesi e consigliato oltre l'anno.
Ma per riuscire a portare avanti con successo l'allattamento al seno, questo deve essere un momento piacevole per entrambi, mamma e bambino. Ma come fare con le ragadi?


Ragadi al seno: come curare e come prevenire in allattamento


Le ragadi al seno possono essere prevenute e curate in questo modo:


  1. Attaccare bene il bambino (attaccarlo a tutta l'areola e non solo al capezzolo).
  2. Farsi consigliare sul modo di attaccare il bambino da una ostetrica direttamente in ospedale o successivamente nei consultori.
  3. Usare qualche goccia di latte materno come cicatrizzante e antibatterico da massaggiare sul seno e lasciare asciugare all'aria.
  4. Usare reggiseni di cotone traspirante. 
  5. Non usare le coppette semplici assorbilatte usa e getta ma usare quelle in cotone oppure semplici fazzoletti di cotone per prevenire le infezioni
  6. Tenere i capezzoli asciutti e puliti. 
  7. Usare i copricapezzoli d'argento ad inizio allattamento per prevenire e dopo per curare le ragadi. L'argento è un antibatterico naturale ma ha anche un altissimo potere cicatrizzante. Con questi copricapezzoli le ragadi al seno dovrebbero scomparire in pochi giorni. E' importante tenerli il più possibile per accelerare la guarigione. (Se non avete le coppette d'argento, potete usare momentaneamente dei semplici cucchiaini d'argento)
  8. Spalmare sulle ragadi del seno la lanolina, sostanza cremosa che lenisce il dolore ed idrata la cute (Ottima la Purelan della Medela che è senza additivi e senza conservanti) sia come prevenzione che come cura.
  9. Se il dolore è forte, si possono usare i paracapezzoli in silicone durante le poppate.


La cosa più importante è NON INTERROMPERE L'ALLATTAMENTO, altrimenti andiamo incontro anche ad un ingorgo mammario o addirittura ad una mastite, si può continuare ad allattare anche se le ferite sanguinano, lo so che sembra brutto, ma se passa un po' di sangue nel latte, non succede nulla! La cosa indispensabile però è correggere l'attacco al seno del bambino, quindi se non riuscite da sole, fatevi aiutare da un esperta di allattamento, le potete trovare qui: La Leche League Italia www.lllitalia.org.
Io sono la prova che volere è potere! All'inizio ho avuto mille problemi, poi mi sono fatta aiutare dall'ostetrica del corso pre e post parto e sono riuscita ad allattare la mia bimba fino a quando non ho deciso che era ora di smettere ... ma questa è un'altra storia! (Che puoi trovare qui: Come ho smesso di allattare al seno dopo un allattamento prolungato)




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